Se la Chiesa ha saputo affrontare – forse con metodi più quantitativi che qualitativi – il problema della costruzione di centri parrocchiali nelle periferie industriali degli anni Sessanta e Settanta, il tema del rapporto tra comunità cristiane e dispersione urbana pone sfide nuove, sia alla pastorale sia alla cultura architettonica. La riconoscibilità è uno dei temi di lavoro più sensibili: nel progetto qui presentato viene declinato da Carlo Quintelli sia con una specifica ricerca sul “congegno tipologico”, sia con un approfondimento della “figuratività” dell’architettura. La chiesa sussidiaria di San Luca offre quindi un possibile esito di tali ricerche: un “monumento urbano” – quasi un padiglione isolato tra aree verdi, infrastrutture viarie, supermercati e nuovi quartieri –, le cui modeste dimensioni non impediscono di proporsi come luogo pubblico e come evento architettonico, carico di richiamo simbolico. La piccola aula liturgica, fortemente longitudinalizzata, è costruita sul tema del percorso orientato che attraversa lo spazio, e a cui si “affianca” l’assemblea celebrante e itinerante.
leggi la presentazione completa sul sito del Servizio nazionale di edilizia di culto
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Note informative sull'edificio |
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Scritto da Administrator
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Mercoledì 02 Giugno 2010 19:11 |
In un incontro svoltosi nel mese di Luglio, l'architetto Carlo Quintelli, progettista del complesso di San Luca, ha illustrato le linee guida che hanno portato all'esecuzione del manufatto. La nuova Chiesa si inserisce nella periferia sud-est della città che si sta caratterizzando per una consistente espansione dell'insediamento residenziale. In questo contesto, oltre alla funzione propria del servizio di culto, il complesso parrocchiale colma quel deficit di attrezzature collettive che denota in generale la periferia più recente della città. L'edificio, posto in vicinanza della rotonda di via Budellungo, è dotato di parcheggio, ed é inserito all'interno di un circuito del verde del Parco Farnese. La Chiesa non fa parte di un lotto recintato e la realizzazione del sagrato coglie l'intenzione di farsi piazza pubblica, luogo di incontro e socializzazione. L’aula assembleare, concepita a sviluppo longitudinale, ha il classico orientamento con la testata absidale verso est; altri elementi che la caratterizzano sono la parete-guglia, le aperture seriali della navata verso nord, la cappella sud, la semiabside emiciclica, il pronao di accesso, la grande croce estrusa dal piano parete, la campana alloggiata nella vela il cui battacchio è azionato a mano all'interno dell'aula. Entrando nell'aula liturgica si nota una sezione asimmetrica con un'unica falda inclinata in senso nord-sud sino alla concavità della parte absidale. La copertura, realizzata in lastre cementizie, si sovrappone ad un sistema di grandi travi che scandiscono la prospettiva in senso trasversale, con le finestrature della parte nord e le aste calate dal soffitto che portano i corpi di illuminazione. Il tema della luce è un elemento fondamentale del progetto dell'edificio: all'esterno l'alternarsi di piani e volumi conferisce alla struttura una sequenza continua di luci ed ombre; all'interno la situazione cambia in virtù della duplice predisposizione della luce naturale e di quella artificiale. In generale l'illuminazione naturale offre una condizione umbratile per favorire il raccoglimento e la preghiera: essa entra nell'aula dalle finestre ricavate sulla parete nord, dai due lucernari della cappella dedicata alla Madonna ed alla controparete battesimale di ingresso e dall'asola del percorso che taglia la parete absidale. Per le ore notturne è prevista un'illuminazione artificiale che riproduce condizioni analoghe all'illuminazione naturale.
Il principale materiale utilizzato per la costruzione è il cemento armato lasciato a vista che conferisce all'esterno un colore grigio-chiaro simile alla colorazione della pietra. All'interno le fonti luminose, sia naturali che artificiali conferiscono al complesso una tonalità più calda di intonazione grigioambra. La pavimentazione grigio-cemento ha una parte costituita da lastre di pietra che dall'ingresso portano all'apertura est per sottolineare la continuità del tracciato tra interno ed esterno della Chiesa. L'arredameto interno è in sintonia con le linee che caratterizzano il progetto nel suo complesso, e per la sua realizzazione si è ricorsi alla pietra e al ferro. L'altare, costituito da un elemento trilitico, ha a lato una grande pietra basamentale che sorregge l'ambone, realizzato come un solido pilastro sul quale si impianta un leggio in ferro a maglia intrecciata. Nella parte posteriore dell'ambone si erge una colonna che sorregge una croce in ferro a guisa di tronco con germogli simbolo di morte e vita nascente. Le sedute per i celebranti sono realizzate a forma di scranne in legno al naturale. Retrostante all'altare si erge una pala dedicata alla figura di S. Luca. In posizione indirettamente collegata al presbiterio, si trova il piccolo altare ligneo del Tabernacolo, realizzato in ferro con rivestimento interno in stoffa damascata; a fronte una piccola panca consente di soffermarsi per l'adorazione. Per la partecipazione dei fedeli, si sono previste delle panche tradizionali realizzate in legno cerato al naturale, componibili in due parti per favorire la leggerezza in caso di spostamenti. Altre componenti dell’allestimento interno riguardano le panche poste lungo la parete sud, la corniciatura in legno naturale della porta di comunicazione tra la chiesa e la canonica, la bussola di ingresso con bacheca e appoggio per materiale di divulgazione pastorale; nei pressi è collocata l'acquasantiera in pietra a forma di capitello cavo. La piccola cappella a sud è funzionale alla devozione della Madonna ed alla postazione del coro: qui si troverà esposta la pergamena benedetta che testimonia la fondazione della Chiesa; la statua della Madonna con Bambino è databile intorno alla metà dell'800. Lungo la parete nord sono collocate le dodici stazioni che scandiscono il cammino del credente verso la Gerusalemme celeste, attraverso brani estratti dal Vangelo di Luca, abbinati ad immagini fotografiche di ambienti e luoghi significativi della narrazione evangelica. L'arredamento interno è completato da una grande lastra di pietra a significare il brano evangelico della casa fondata sulla roccia. All'esterno in facciata, in un'apposita edicola, è posta un'altra lastra di pietra dove sono scolpite a basso rilievo la denominazione della Chiesa ed alcuni riferimenti simbolici dell'Evangelista. (Virgilio Badino)
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Ultimo aggiornamento Lunedì 02 Aprile 2018 11:48 |
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